Mettere sotto la sabbia anche questa storia di San Siro nella telenovela costi-ricavi, la stessa del nuovo stadio di calcio per la Roma, anche per distrarre chi ha già scritto: prima degli stadi rifate squadre decenti, sbattendo fuori dalla porta chi ascolta soltanto musica e mai chi gli sta intorno, come l’allenatore ad esempio. Dimenticavamo di festeggiare a nome della presidenza anche Michele Vitali che con Andorra ha vinto la coppa Catalogna battendo il Barca che in eurolega fa star male chi non crede ai buoni allenatori, tipo Pesic, insomma quello che possono far diventare squadre decenti anche quelle che hanno più giocatorini che giocatoroni. Lothar Immich sarà il primo presidente della neonata Chapecoense che conquista la massima serie nel 1978 dopo aver vinto il titolo statale Catarinense del 1977. Dopo due apparizioni anonime nel Brasileiro il Club torna nella palude del dilettantismo, qualche apparizione in C a metà anni novanta e poi la svolta. 1 A SACCHETTI che non sembra preparato al giocatore moderno, quello che, come dice lui, non ha capito nulla se si sente appagato dopo aver vinto contro Milano tirando col 17 per cento. Contro Milano al Forum il suo esame di primavera anche se con una fionda.
Si aprì da qui un lungo periodo in cui la Opel tornò ad essere percepita come Casa generalista in grado unicamente di produrre auto razionali ma con poca anima, un periodo che si protrasse anche fino ai primi anni del nuovo secolo. Viva viva il tricolor e il direttor, viva viva chi vogliono loro, gli stessi che in anni di regno basket un altro sport non si sono mai preoccupati di capire e di sapere se la gente ama davvero spettacoli dove prevale il vedo e non vedo ed impera il regime: vietato parlarsi, c’è musica per voi. Sì, oggi c’è una bella energia. 5 Agli ARBITRI se dovessero sentirsi troppo casalinghi dopo una giornata record di sole vittorie in casa: se avete diretto rispettando gioco e giocatori non c’è da preoccuparsi. La squadra, pur vendendo Grabbi agli inglesi del Blackburn Rovers parte come favorita del torneo, ma non riesce mai a imporsi nonostante il ritorno di Ezio Brevi e la definitiva esplosione di Miccoli autore di 15 reti; così alla fine, con un’assurda sconfitta a Bari, si vede retrocessa. 0 Agli AZZURRI oltre confine se ripeteranno a pappagallo che sono pronti per la Nazionale, che aspettano soltanto una telefonata del commissario tecnico.
Qui faccio il tifoso razionale, non quello che vuole in fretta la promozione in serie B ma quello che vorrebbe un nuovo ciclo, le due cose sono diverse. Benedire i padri fondatori, Seragnoli, la Furla, una grande e bella storia, poi pensare al resto rispettando gli uomini di questa promozione. La conseguenza è che club con quei fatturati, quando si muovono con l’obiettivo di andare a coprire una carenza, lo fanno sì con il prestigio di nome, storia, tradizione, trofei e tutto quello che pare a voi, maglie calcio a basso prezzo ma soprattutto con la forza del portafoglio puntando senza mezzi termini al meglio che offre il mercato mondiale nel mondo. Dopo settimane di trattative, l’Inter rischia di perdere uno dei suoi principali obiettivi di mercato. Ma anche, se non soprattutto, perché la società, partendo proprio da James Pallotta, in queste ultime settimane non ha fatto altro che ribadire come non ci sia la minima intenzione di privarsi del titolare del Brasile, arrivato due anni fa a Trigoria, acquistato da Walter Sabatini, per l’irrisoria cifra di otto milioni di euro, in più con un ingaggio (per cinque anni) inferiore al milione e mezzo di euro più premi abbastanza garantiti che fanno comunque salire tutto il cucuzzaro a meno di due milioni netti a stagione.
Dopo tre settimane Sasha Djordjevic, un grande sul campo, un genio da sempre, si è accorto di avere in squadra tante palle lesse, come avrebbe scritto Grigoletti. 8 A DALMASSON e ai giocatori di TRIESTE perché hanno reagito alla grande dopo l’arresto di quello che aveva in mano la borsa e la stava portando altrove. Tancredi e i suoi sentimenti, Ettorre e le sue qualità: con il grande argentino ha fatto un capolavoro. Mi viene in mente Aurino Andreoli: avevo fatto un intervista con lui e tutti mi avevano fatto i complimenti, perché era venuta benissimo, era profonda, quasi commovente. E che Serie A era quella del 1990: il Napoli di Maradona (poi vincitore dello scudetto), il Milan di Van Basten, l’Inter di Matthaus, la Juventus di Schillaci. 1977-78 – 3º nel girone B della Serie C. Ammesso nella nuova Serie C1. Nel 2006 in tutto il mondo c’erano 265 milioni di persone che praticavano il calcio, delle quali 38 milioni erano tesserate per le varie società. E allora come si fa a non pensare che gli occhi (e il portafoglio) di queste società non siano puntati sul più bravo che c’è, ovvero Alisson?
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