Napoli calcio maglia 2019

Il vero calcio a Frosinone tornò nel 1963 quando lo storico presidente Cristofari, insieme a Dante Spaziani e Augusto Orsini, annunciò la nascita dello Sporting Club Frosinone. Secondo la tifoseria frusinate e l’ex patron del club ciociaro Alfredo Scaccia la società fu ingiustamente radiata su decisione di Antonio Matarrese, reo di aver voluto il fallimento dei ciociari al fine di avvantaggiare il Bisceglie, squadra della città del suo bacino elettorale. La squadra del presidente Rosettano Navarra e degli allenatori Luca e Stefano Sanderra verrà ripescata in C2. Nel 1970-71, il Frosinone del presidente Marocco vantò il record nazionale per la migliore difesa (solo 8 reti subite dal portiere Recchia). Tra le vittorie più importanti nel girone di andata figurano i 2-1 contro Bologna e Lecce e l’emozionante 1-0 contro il Bari, in cui il portiere Zappino para un rigore ai pugliesi nei minuti di recupero. Il girone di andata si conclude con il Frosinone che chiude a metà classifica, in una posizione più che soddisfacente per una debuttante. Atletico Potenza, vince il campionato di Promozione Basilicata arrivando 2º nel girone unico e viene promosso in Eccellenza. Il Maglie, in parte rinnovato rispetto al campionato precedente, inserì elementi di esperienza e di valore quali Checchetti (Atalanta), Colla (Pavia), Stellin (Bari), Correnti (Marsala), Vergani (Bari).

Nella stagione 1958-59 il Frosinone, malgrado il ritiro dal campionato precedente, venne incluso nel Campionato Interregionale ma, a calendario già compilato, fu escluso dalla FIGC per non aver perfezionato il pagamento delle tasse di iscrizione. L’anno seguente, nella stagione 1988-1989 il Frosinone, per un solo punto, retrocesse nuovamente in Serie C2. Dall’inizio della stagione fino al 5 dicembre appare quindi sulle maglie non uno sponsor ma una patch con il logo dell’associazione Io tifo positivo dell’associazione in onore di Candido Cannavò e patrocinata da Infront. Sandro Pertini, molto legato alla madre Maria Giovanna Adelaide Muzio, nata a Savona il 20 dicembre 1854 e morta a Stella il 31 gennaio 1945, fece i primi studi presso il collegio dei salesiani «Don Bosco» di Varazze, poi al Liceo Ginnasio «Gabriello Chiabrera» di Savona, dove ebbe come professore di filosofia Adelchi Baratono, socialista riformista e collaboratore di Critica Sociale di Filippo Turati, che contribuì ad avvicinarlo agli ambienti del movimento operaio ligure. In seconda battuta si procedette alla costruzione delle due curve (nord e sud) e del settore distinti sul lato ovest, dapprima in legno e tubi d’acciaio e poi in calcestruzzo. All’inizio del 1859 l’apertura delle ostilità contro l’Austria sembrava ormai imminente: il 17 aprile circa 800 livornesi partirono per Genova come volontari per combattere la seconda guerra d’indipendenza.

Da segnalare il successo casalingo contro il Cesena per 4-1, maglie belle calcio record di gol realizzati in serie B per i frusinati. Fortunato nei primi due, contro Casertana e Albanova, il terzo anno il Frosinone fu sconfitto dal Atletico Tricase e diede nuovamente l’addio alla C2. Nel 1977-78, il Frosinone fu promosso nel neonato campionato di Serie C2, per poi retrocedere dopo un solo anno di nuovo in Serie D, dove rimase per due stagioni. Grazie alla geniale politica di Lorenzo de’ Medici, gli artisti divennero ambasciatori della supposta supremazia culturale della città, irradiando il nuovo stile nelle maggiori corti italiane e poi europee. Nel 1959, nacque l’Unione Sportiva Frosinone che partecipò ai campionati di Seconda Categoria e di Promozione per poi ritornare nell’anonimato delle serie inferiori. Da allora, l’azienda ha vestito le squadre nazionali maschili e femminili di numerosi paesi e, dal 2017, oltre alle Nazionali di Sitting Volley, alla classe arbitrale e alle giovani promesse del Club Italia, è diventata sponsor tecnico ufficiale delle Nazionali italiane di pallavolo. Le due squadre si alternarono al primo posto della classifica fino all’ultimo. Il Frosinone, nel rush finale del campionato, ha dovuto affrontare in 4 partite consecutive squadre come Napoli, Juventus, Brescia e Genoa, dove non ha colto alcun punto.

Nei primi due campionati del ritorno in Serie C2 il Frosinone, sulla cui panchina si alternarono ben cinque tecnici, dopo una buona partenza in cui la squadra sembrò potersi inserire nel discorso play-off, chiuse a metà classifica. La guida tecnica viene affidata a Dino Pagliari, che riuscirà a portare la squadra al quinto posto finale, valido per l’ingresso nei play-off. I ciociari riusciranno comunque a conquistare il secondo posto al termine del torneo, proprio dietro al Napoli, che vale per il secondo anno consecutivo la disputa dei play-off. Dal 1952 al 1958, per sei anni consecutivi, i canarini disputarono il campionato di Quarta Serie, ottenendo come miglior piazzamento un quarto posto nel 1953. La partita più significativa in quest’arco di tempo fu Frosinone-Cosenza del 24 novembre 1957. Il Cosenza stava lottando per la promozione ma il Frosinone passò in vantaggio a tre minuti dalla fine della gara. L’anno seguente, i canarini retrocessero subito in serie D dove, nel 1967-68 arrivarono terzi e, successivamente, quinti e secondi.

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